I piercing e i loro effetti sull’igiene orale
Nel mondo occidentale da circa vent’anni si è diffusa la moda del piercing ovvero di bucare parti superficiali del corpo per infilare oggetti costituiti da vario materiale. Le origini del piercing risalgono addirittura alla preistoria e pare che abbia avuto un significato religioso o etnico in quanto solo certi individui all’interno della comunità o della tribù potevano portarlo e quindi era un segno di potere e di distinzione. Con il tempo e nelle varie culture il piercing ha assunto altri significati ma essenzialmente è un “segnale”, un segno per sottolineare la “diversità” dell’individuo rispetto alla massa. Un aspetto particolare è il significato erotico che ha assunto il piercing in certe zone del corpo, una moda propria del mondo occidentale. Il piercing può essere posizionato in qualunque parte superficiale del corpo soprattutto naso, labbra, orecchio, sopraccigli, ombelico, capezzoli, genitali, dorso, collo, etc.
IL PIERCING E LA BOCCA
Il piercing viene spesso posizionato nel cavo orale, sulla lingua, sui frenuli, all’interno e all’esterno delle guance, sulle labbra, sul velopendulo: in pratica qualunque zona, eccetto il palato duro, può essere usata per inserire un piercing (solitamente di metallo oppure un gioiello). Il più comune è quello sulla lingua che fora da parte a parte il dorso della lingua oppure sulle labbra con un passaggio tra la pelle che sostiene il labbro. La fantasia non ha limiti per il tipo e per la posizione del piercing.
I DANNI PROVOCATI DAL PIERCING
Quello che più ci preme sottolineare sono i danni che possono essere indotti dal piercing. Infatti qualunque tipo di materiale introdotto a forza nella lingua, nelle mucose, nella pelle si comporta come un corpo estraneo e quindi il nostro organismo reagisce per espellerlo. Oltre alla problematiche immediate dovute all’ inserimento di oggetti nell‘ organismo (infezioni sia legate ad un atto chirurgico vero e proprio eseguito da persone non competenti sia a materiali che non possiedono la certezza della sterilizzazione e non classificati come materiali biomedici), più in particolare in bocca si possono evidenziare infezioni (anche non solo limitate alla zona del piercing), infiammazioni (dovute al continuo movimento dell’ oggetto inserito), alterazioni dei tessuti (recessioni delle gengive, distruzioni dello smalto dei denti), peggioramento dell’ igiene orale (placca e tartaro si depositano sul piercing). Quindi dolori, rigonfiamenti, gengiviti e detrazioni gengivali, lesioni della lingua, scheggiature dello smalto dei denti, sviluppo di sensibilità al colletto dei denti sono solo alcuni dei problemi che si possono verificare. Da quando detto la pratica del piercing non solo è perfettamente inutile ma soprattutto si può rivelare molto dannosa portando a danni permanenti di strutture sensibili e delicate.