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Lo xilitolo: il dolcificante che rivoluzionerà le nostre abitudini alimentari?

Nel Nord Europa è estremamente popolare e molto utilizzato lo xilitolo cioè uno zucchero che si estrae dal legno delle betulle (e per tale ragione viene anche chiamato zucchero del legno). Ma lo xilitolo è uguale allo zucchero che solitamente utilizziamo? In effetti lo xilitolo ha potere dolcificante ma è molto diverso dal saccarosio (cioè dallo zucchero bianco) a cui siamo abituati. Lo xilitolo è stato scoperto nel XIX secolo da Emil Fischer nella corteccia delle betulle e si è poi visto che è presente anche nella frutta come i lamponi, le fragole, le prugne e anche nel grano. Chimicamente appartiene alla famiglia degli alditoli e lo si può considerare come un mix tra uno zucchero e un alcool. Lo xilitolo viene utilizzato come dolcificante perché “rende dolce” come il saccarosio ma al contempo è molto meno calorico (circa il 40% di calorie in meno) e possiede un indice glicemico molto basso rispetto allo zucchero comune (7 contro 70). Lo si trova come sigla riportata sugli alimenti come E967. Viene comunemente utilizzato negli alimenti per diabetici, nelle gomme da masticare, caramelle gommose, cioccolato, in alcuni farmaci, e soprattutto nei dentifrici, colluttori, chewing gum.

LO XILITOLO FA BENE AI DENTI?

Si dice che lo xilitolo sia uno zucchero amico dei denti perché al contrario del saccarosio non causa la carie. Ma se è uno zucchero come è possibile che non provochi danni allo smalto?. Effettivamente lo xilitolo possiede una attività di prevenzione della carie poiché l’agente patogeno maggiormente implicato nella carie, il batterio Streptococcus Mutans che si nutre di zucchero, non può usare come proprio substrato alimentare lo xilitolo il quale ne inibisce la proliferazione batterica. In più lo xilitolo aumenta la produzione della saliva e al contempo ne diminuisce l’acidità, con una doppia azione positiva sulla placca batterica e sull’infiammazione delle gengive. Quindi lo xilitolo da una parte previene la formazione della carie e dall’altra contribuisce a mantenere sane le gengive.

GLI EFFETTI NEGATIVI DELLO XILITOLO

Lo xilitolo anche a dosi molto elevate non è tossico per l’uomo (poichè l’assorbimento è sempre molto lento e la gran parte finisce nell’intestino dove viene fermentato dai batteri li presenti): al massimo può avere effetti lassativi oppure provocare una calcolosi renale per l’aumento dell’acido ossalico urinario. Al contrario è altamente tossico per i cani poiché viene assorbito molto velocemente e induce una forte secrezione di insulina con conseguente ipoglicemia anche molto pronunciata che può portare a morte il cane. Quindi attenzione! Un alimento pressoché innocuo nell’uomo può essere mortale per i nostri amici a quattrozampe.