I danni del fumo sulla nostra igiene orale
I danni del fumo di sigaretta sono numerosi, uno di quelli più noti è sicuramente quello provocato all’apparato respiratorio ma, chi non riesce a smettere di fumare, mette a rischio anche la salute dei denti e in generale della bocca. L’alito cattivo tipico dei tabagisti non è l’unico effetto collaterale del vizio, la nicotina e le altre sostanze contenute nel tabacco possono provocare delle antiestetiche macchie gialle sui denti, incrementano il rischio di parodontiti, carie e riducono la probabilità di successo in caso di impianto dentale.
Molti fumatori si preoccupano di trovare un rimedio per i denti gialli e l’alito cattivo, condizioni che costituiscono però solo la punta dell’iceberg. Nella maggior parte dei casi si tende a sottovalutare i potenziali danni, decisamente più pericolosi, per la salute della bocca. Alcuni dei problemi che il fumo provoca nel cavo orale sono riconducibili all’alterazione della saliva. Essa svolge un importante compito di pulizia della bocca (detersione) e crea un ambiente con un pH idoneo a proteggere i denti dall’attacco della placca batterica e della carie. Quando si fuma vi è una riduzione della salivazione e aumenta il livello di acidità nella bocca, un ambiente favorevole per la proliferazione dei batteri che vivono sui denti e nella bocca.
Gli esperti evidenziano che le persone che fumano, sul lungo periodo, presentano un peggioramento della salute dei denti analogo a quello che si osserva in chi ha una cattiva igiene dentale. Per i tabagisti l’igiene orale quotidiana, anche se minuziosa, non è sufficiente. I dentisti suggeriscono infatti una visita odontoiatrica ogni 3-4 mesi (in chi non fuma ne basta una ogni 6 mesi) per valutare se è opportuno intervenire con una seduta di igiene orale professionale.
È noto che il caffè può essere tra le cause dell’ingiallimento dei denti, il danno estetico provocato dalla sigaretta è però nettamente superiore. L’ingiallimento e le macchie, che possono essere di colore giallo o marrone, non interessano poi solo i denti ma anche le protesi e le otturazioni estetiche. Oggi esistono comunque numerosi rimedi per i denti gialli, si va dai dentifrici specifici alle terapie di sbiancamento professionale mediante sostanze quali ad esempio il bicarbonato di sodio o il perossido di idrogeno. Il trattamento estetico che vede l’utilizzo del perossido di idrogeno prevede l’applicazione mediante una mascherina, attraverso questa passa la luce proiettata da una particolare lampada e si innesca un processo che porta allo sbiancamento dei denti. Per avere denti bianchi nel tempo bisogna però smettere di fumare, qualsiasi strada si decide di percorre per ridare il colore naturale ai denti sarà vana e poco efficace se si continua a fumare.
Non basta però smettere di fumare per riavere denti bianchi, molti pensano che dopo aver smesso di fumare i denti tornino ad avere il colore naturale in poco tempo, ma non è così. L’ingiallimento dello smalto prima di sparire necessita di diverso tempo, l’aver abbandonato il vizio eviterà di peggiorare la situazione ma se si vogliono dei denti più bianchi in breve tempo, bisognerà affidarsi ad una pulizia dei denti eseguita presso uno studi specialistico. Sebbene il colore migliorerà notevolmente non bisognerà però aspettarsi dei miracoli, il sorriso non potrà mai tornare come era prima di fumare.
Danni del fumo di sigaretta immagini
Un sorriso poco brillante, anche se può avere un impatto visivo e psicologico rilevante, rimane però un problema marginale per la salute dei denti dei fumatori. Ci sono infatti danni non estetici decisamente più gravi. Stando ai risultati di uno studio pubblicato sul Journal of the American Dental Association (Smoking, Smoking Cessation, and Risk of Tooth Loss – Doi: 10.1177/0022034515598961), le persone che fumano hanno un rischio maggiore di perdere i denti rispetto alla popolazione generale. Dall’analisi di un campione costituito da 23.376 individui, si è scoperto che i fumatori di sesso maschile hanno, in media, una probabilità di perdere i denti maggiore di 3,6 volte rispetto ai non fumatori. Per quanto riguarda le donne, il dato parla invece di una probabilità maggiore di 2,5 volte. Nella maggior parte dei casi, la perdita dei denti è conseguente a una carie o una parodontite cronica. Il rischio di perdere i denti a causa del fumo è direttamente proporzionale al vizio, le persone che fumano più sigarette presentano infatti una maggiore probabilità.
Fino ad ora abbiamo quindi visto che il fumo altera il colore naturale dei denti, aumenta la probabilità di carie ed espone ad un maggior rischio di parodontite. All’inizio dell’articolo abbiamo parlato di un altro problema, l’alito cattivo. Le persone che fumano presentano nella maggior parte dei casi una sgradevole alitosi, un problema sociale che comporta altri rischi secondari per il fumatore. Per cercare di porre rimedio all’alito cattivo, i tabagisti fanno spesso ricorso a gomme da masticare e mentine. Questa pratica aggrava però il processo di erosione dello smalto a causa della presenza di sostanze quali acido citrico e/o zucchero.
Fumare mette a rischio anche la buona riuscita del lavoro del dentista. In base ad alcune indagini, si è osservato che il fumo di tabacco rallenta il processo di guarigione conseguente a un intervento di chirurgia orale e in generale degli interventi di chirurgia. In caso di un’implantologia dentale, il rischio di insuccesso aumenta da 2,3 a 5,8 volte se l’intervento è fatto su un fumatore. Vi è inoltre un maggior rischio, che va da 3,6 a 4,6 volte, di ammalarsi di una patologia severa nota come perimplantite (un’infezione batterica che si sviluppa intorno agli impianti dentali). A rischio non è però solo il buon esito degli interventi chirurgici eseguiti nella bocca, il fumo di tabacco influenza negativamente le difese immunitarie dell’organismo, immunoglobuline e cellule immunitarie, e riduce la percentuale di ossigeno nel sangue con una conseguente riduzione dell’ossigenazione dei tessuti.
Anche se non riguarda proprio i denti, vi è un altro rischio per la bocca dei fumatori. Il fumo di sigaretta e il tabacco incrementano notevolmente la probabilità di un tumore alla bocca. Si stima che circa l’80 per cento delle neoplasie della bocca siano da attribuire all’uso di questa sostanza. La possibilità di sviluppare un cancro del cavo orale potrebbe essere quindi un ulteriore incentivo per abbandonare il vizio del fumo.
Ad essere danneggiati non sono poi solo i denti dei fumatori ma anche quelli dei figli. Alcune indagini hanno evidenziato che i figli delle donne fumatrici presentano una maturazione dei denti inferiore del 35 per cento rispetto ai figli delle non fumatrici. I figli dei fumatori presentano inoltre una maggiore probabilità di sviluppare carie in età pediatrica e bruxismo notturno (digrignamento dei denti di notte). Non bisogna poi dimenticarsi che il fumo in gravidanza espone i bambini a gravi difetti congeniti quali ad esempio la labio-palatoschisi.
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